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Smart working: dalle Zoom Town al South working

Lun 07 Ago 2023

Negli ultimi anni, l’avvento dello smart working ha apportato diversi cambiamenti alla nostra società, rivoluzionando il modo in cui le persone lavorano e . Queste trasformazioni, in breve tempo, hanno dato origine ad alcuni interessanti fenomeni in giro per il mondo; tra questi vogliamo oggi approfondire il caso delle “Zoom Town” americane e il South working italiano. Vediamone peculiarità, vantaggi e aspetti potenzialmente negativi.

Zoom Town - Aspetti positivi

In territorio americano, osservando i dati raccolti da un sondaggio di Pew Research nel corso del primo anno di pandemia, circa il 5% della popolazione ha trasferito il proprio domicilio, spostandosi dalle grandi città verso zone fino a quel momento poco considerate. Si sono dunque venute a creare vere e proprie Zoom Town (dal nome del programma online per riunioni), comunità in rapida crescita che stanno trasformando la tradizionale idea di città, consentendo alle persone di vivere in luoghi idilliaci e godere di una migliore qualità della vita, grazie alla flessibilità lavorativa e alla tecnologia delle videoconferenze.

La crescita delle Zoom Town ha un impatto significativo sulle comunità locali. Le economie locali si rinvigoriscono grazie all’arrivo di nuovi residenti che sostengono i negozi, i ristoranti e i servizi locali. Questi nuovi abitanti possono anche contribuire alla diversificazione economica, portando con sé competenze specializzate e creando nuove opportunità lavorative. I casi di Sandpoint nell’Idaho e Butte, nello stato Montana, sono due significativi esempi del fenomeno; così come alcune comunità del nord dell’Arkansas responsabili dell’iniziativa Life Works Here – un’offerta di 10mila dollari e una bicicletta gratis destinata a coloro che si trasferiscono per un periodo minimo di un anno.

Zoom Town - Aspetti negativi

Il fenomeno Zoom Town porta necessariamente con sé alcune potenziali problematiche. L‘aumento della domanda di case e servizi nelle zone interessate può infatti anche portare ad un incremento dei prezzi immobiliari e a una possibile gentrificazione, creando difficoltà per i residenti a basso reddito. Inoltre l‘infrastruttura può non essere pronta ad accogliere un rapido aumento della popolazione, con conseguenti problemi di congestione del traffico, sovraccarico delle reti internet e accesso limitato a servizi essenziali.

Southworking - Aspetti positivi

In Italia, quasi parallelamente al fenomeno statunitense delle Zoom Town, il lavoro da remoto ha invece favorito l’emergere del cosiddetto “South Working”. Questo termine si riferisce alla pratica di lavorare in maniera flessibile dal sud del paese; una soluzione che offre numerosi vantaggi.

Le comunità locali del sud Italia, in primis, beneficiano dell’arrivo di nuovi residenti e di un’iniezione di vitalità economica.
L’aumento della popolazione può portare a un aumento della domanda di beni e servizi locali, sostenendo l’economia locale e creando opportunità occupazionali. Il South Working può contribuire a contrastare il fenomeno della fuga di cervelli, poiché i professionisti possono continuare a svolgere il proprio lavoro altamente qualificato senza dover emigrare verso il nord o all’estero.

Con la diffusione di tale pratica a livello nazionale, inoltre, anche il problema della disoccupazione al Sud potrebbe trovare una valvola di sfogo favorendo, al contempo, una maggiore sostenibilità ambientale generate da una sensibile diminuzione di spostamenti e consumi.

Southworking - Aspetti negativi

Nonostante i numerosi vantaggi, il South Working presenta anche alcune sfide da affrontare. L’infrastruttura digitale e le connessioni internet di qualità sono fondamentali per supportare il lavoro in remoto; motivo per cui un investimento significativo nel Meridione è necessario per garantire una connettività affidabile e veloce anche nelle zone rurali. Inoltre, è importante promuovere una cultura del lavoro flessibile e della collaborazione a distanza sia tra le imprese che tra i dipendenti.

Un aspetto, quest’ultimo, che NotOnlyDesk ha particolarmente a cuore. Perché cultura e formazione ad hoc sono i principali ingredienti di un futuro che dalla flessibilità lavorativa non può prescindere.