Prenota Acquista Aziende ® NOTONLYDESK
Prenota

Acquista

Aziende

- Blog

- Team

Blog

Team

Accedi Registrati
Smart working: il lavoro tra presente e futuro_header_img

Smart working: il lavoro tra presente e futuro

Mar 04 Apr 2023

La situazione pandemica evolutasi nel corso dell’ultimo triennio ha trasformato diversi ambiti della nostra quotidianità. Anche il mondo del lavoro ha dovuto affrontare notevoli cambiamenti e osservare il progressivo affermarsi del cosiddetto smart working, il futuro del lavoro. Una soluzione di lavoro da remoto che ha saputo venire incontro alle necessità di aziende e professionisti, rivelando considerevoli vantaggi di natura economica, prestazionale e persino ambientale.
NotOnlyDesk considera lo sviluppo dello Smart working il cuore pulsante del proprio progetto, e si propone di analizzare l’attuale mercato del lavoro concentrandosi sulla possibilità di apportare migliorie al corrente sistema occupazionale.

I numeri dello Smart working

Negli ultimi tre anni lo Smart working si è affermato in maniera consistente all’interno del mercato del lavoro condizionato dalla pandemia. Oggi, al di là di un progressivo ritorno alla “normalità” pre-Covid, la soluzione lavorativa da remoto continua ad essere particolarmente utilizzata e sviluppata e sembra rappresentare il futuro del lavoro. Colpiscono, ad esempio, i numeri raccolti dall’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano relativi alle grandi imprese italiane. Nel 2022 lo Smart working ne ha coinvolte circa il 91% (contro l’81% del 2021), contando un numero complessivo di lavoratori smart pari a 1,84 milioni e una media di circa 9,5 giorni di lavoro da remoto al mese.

Sebbene questi dati rivelino una tendenza inapplicabile alle piccole e medie imprese del nostro Paese (all’interno delle quali, tra 2021 e 2022, si è riscontrato un calo dello Smart working dal 53% al 48% e una media di 4,5 giorni al mese) è importante sottolineare che tale ridimensionamento è da attribuire alla percezione del lavoro smart da parte delle PMI, inteso per lo più come strumento per fare fronte a situazioni di emergenza.

NotOnlyDesk vuole trasformare questa percezione e, facendo leva sugli innumerevoli vantaggi e benefici derivanti dalla diffusione del lavoro agile (in termini di risparmio economico, benessere psico-fisico e sostenibilità ambientale), creare il più grande coworking esistente.

Pro e contro dello Smart working: tra ambiente e strutture

È infine innegabile che lo Smart working abbia condotto a un generale miglioramento nel campo della sostenibilità ambientale e del benessere psico-fisico dei lavoratori.

Per quanto riguarda i vantaggi “green” del lavoro da remoto si è infatti calcolata una riduzione delle emissioni di CO2 pari a circa 450kg annui a persona. Numero calcolato tenendo conto sia della diminuzione degli spostamenti degli smart workers che delle emissioni da parte delle organizzazioni che hanno adottato il lavoro agile; ma anche individuando quelle emissioni addizionali derivanti dalla soluzione smart. Per un impatto totale, a livello nazionale, di 1.500.000 Ton di CO2 ogni anno.

Anche sul fronte benessere i numeri sono incoraggianti. Un’indagine INAPP (relativa al 2022) ha infatti rivelato che il 69% dei lavoratori ritiene che lo Smart working aiuti la gestione degli impegni familiari e il 67% degli stessi attribuisce alla soluzione da remoto una maggiore libertà nell’organizzazione del lavoro. Più in generale circa il 55% dei lavoratori ha promosso l’esperienza smart, pur riconoscendone alcuni limiti. Ed è su questi limiti che NotOnlyDesk intende agire, al fine di rendere lo Smart working un’esperienza confortevole per tutti coloro che decidano di adottarla. Organizzazioni e imprese che scelgono NotOnlyDesk possono infatti assicurare ai propri dipendenti postazioni adeguate, comodamente raggiungibili e, così facendo, risolvere quelle problematiche legate all’isolamento domestico (lamentato dal 64% dei lavoratori) e dal conseguente mancato sviluppo dei rapporti tra colleghi (60%).

NotOnlyDesk è fortemente convinto che il futuro del lavoro sia Smart e lavora per incrementarne i già considerevoli punti di forza e limarne le criticità. Solo in questo modo la vision di un coworking a livello nazionale e, in futuro, globale può divenire realtà.