Purtroppo, secondo i dati raccolti e pubblicati dalla International Labour Organization (all’interno del rapporto del dicembre 2022 Working time and work-life balance around the world), i lavoratori nel mondo che superano regolarmente le 48 ore di impiego sono oltre un terzo del totale. Inoltre il Better Life Index dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) conferma, a livello generale, la tendenza a una preoccupante mancanza di equilibrio tra vita lavorativa e privata. Dati che sottolineano, considerati gli effetti negativi di tale condizione sulla salute psico-fisica dei dipendenti, la necessità di un cambio di rotta.
Dopotutto, come anticipavamo, adottare un modello professionale ibrido può offrire
diversi benefici, non solo ai lavoratori, bensì anche alle aziende presso cui sono impiegati.
Riassumiamone alcuni.